PUMA, da Social a Social on Tour


Sono un appassionato di sneaker, le scarpette nate come sportive ma oggi diventate parte integrante di un abbigliamento casual.

Nel mio immaginario, tra le incone delle calzature dalla suola di gomma, ci sono sicuramente le PUMA SUEDE nate nel lontano 1971 come alternativa in pelle alla scarpetta indossata da uno dei “play” più forti nella storia dell’NBA, Walt Frazier (soprannominato anche Clyde per il suo modo di portare il cappello).

Adoro le SUEDE anche perchè, pur essendo dei veri e propri must per chi ama un certo tipo di vestiario (e mi verrebbe da dire anche di way of life), nel corso del tempo hanno saputo rinnovarsi senza mai perdere l’originalità del loro stile.

Per rendersene conto basta dare un’occhiata al sito PUMA Online Shop nel quale scoprire un sacco di accattivanti colorazioni. A me personalmente, per esempio, piace molto la nuova combinazione grigia con banda nera, sportiva ma a suo modo anche elegante (limestone grey-black-white-team gold il nome specifico).

Ma è in generale il brand PUMA per intero ad essere entrato in una sorta di vortice “creativo” che ha portato al lancio di un bellissimo progetto: PUMA SOCIAL.

E’ una sorta di community che riunisce tutti gli “atleti della notte”, quelli che finito di studire o di lavorare, si liberano degli abiti formali e si sfidano a biliardo, ping pong, freccette, bowling o karaoke. Un’idea diversa di sport, più democratica e che non si prende sul serio sino in fondo.

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Finalmente la mia attesa di fan PUMA è stata premiata: PUMA SOCIAL da fine a marzo è infatti diventata una serie di eventi che in maniera itinerante gireranno l’Italia da Sud a Nord alla ricerca degli atleti dell’afterhour.

Il meccanismo degli eventi è semplice e organizzato in tre step:

–       step uno, POMERIGGIO ALLO STORE: di fronte al negozio un pickup truck coinvolgerà i passanti con giochi e distribuzione di gadget e flayer-inviti per la serata;

–       step due, APERTIVO TIME: il pickup track si sposta nelle zone degli aperitivi continuando il recruiting degli after hours athlete.

–       step tre, LATE EVENING: in uno dei locali più cool della città si festeggia insieme il PUMA SOCIAL CLUB tra regali, sfide, foto e dj set.

Ecco alcune delle date ad oggi in calendario:

8 APRILE, ore 15/19 POMERIGGIO ALLO STORE al KIDULTS di Torino;

8 APRILE, dalle 22.30 party PUMA SOCIAL CLUB a LA DROGHERIA di Torino;

22 APRILE, ore 15/19 POMERIGGIO ALLO STORE al LONDON di Napoli;

22 APRILE, dalle 22.30 party PUMA SOCIAL CLUB a MIAMI ROOM di Napoli;

6 MAGGIO, ore 15/19 POMERIGGIO ALLO STORE allo SCOUT du Vicenza;

6 MAGGIO, dalle 22.30 party PUMA SOCIAL CLUB all’OVOSODO di Vicenza;

14 MAGGIO, ore 15/19 POMERIGGIO ALLO STORE al PEACOCK di Bologna;

14 MAGGIO, dalle 22.30 party PUMA SOCIAL al LAB 16 di Bologna.

Farò di tutto per non perdere l’appuntamento di Vicenza per tentare così di accappararmi la divisa che mi “spetta” in qualità di PUMA addicted e atleta della notte: il braccialetto per ricevere la t-shirt personalizzata in esclusiva deve essere mio!

Complimenti a PUMA per questa iniziativa davvero molto carina e in assoluta sintonia con il brand e con quello che, almeno per il sottoscritto, rappresenta.

Per tutte le altre info, non resta che visitare PUMA SOCIAL o @ la pagina facebook dalla quale ho “rubato” le foto relative ai primi eventi “nostrani” (speriamo il tour arrivi prima o poi anche a Milano!).

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Telethon, da vent’anni contro le malattie genetiche

Sono sempre contento nel blog di poter dire la mia su film, libri o qualsiasi cosa altra cosa mi appassioni. Ma sono ancora più felice quando qualcuno pensa al mio spazio come cassa di risonanza per sensibilizzare il pubblico della Rete circa nuove iniziative. Soprattutto se davvero costruttive.
Oggi parlo di Telethon associazione che dal 1990, in Italia, finanzia e promuove ricerca scientifica eccellente sulla distrofia muscolare e le altre malattie genetiche (il termine telethon nasce nel 1966 come contrazione tra television e marathon, vocabolo utilizzato da Jerry Lewis con il fine di raccogliere fondi).

In genere le malattie genetiche, avendo un’incidenza (per fortuna!) non così diffusa (si calcola che in Italia circa l’1% della popolazione sia affetto da malattie neuromuscolari), vengono trascurate dai grandi investimenti pubblici e privati che finanziano soprattutto la ricerca legata a patologie che colpiscono molti individui.
Ma la ricerca anche se relativa a campi apparentemente “minoritari” può aiutare a comprendere anche i meccanismi che regolano le malattie più diffuse (e tutti sappiamo quanto bisogno abbia il nostro Paese di fondi per la ricerca).
E tra l’altro, nonostante i progressi fatti, ad oggi non è stata ancora messa a punto una terapia definitiva. Molte sono le speranze che ruotano attorno alla terapia genetica con la quale, per dirla in parole povere, tentare di correggere geni difettosi introducendo nel corpo del paziente copie “sane”.

Sotto il termine distrofia muscolare, ad esempio, si raccolgono un gruppo di malattie a carattere degenerativo che causano la progressiva atrofia della muscolatura scheletrica. E purtroppo spesso queste malattie colpiscono anche i bambini.

Un esempio è quello dei piccoli noti come “bambini bolla”, colpiti da una gravissima forma di immunodeficienza che li costringeva a vivere dentro “bolle” sterili ma curati – ad oggi sono 14 i piccoli pazienti – con successo grazie al supporto di Telethon.

Continuiamo a credere nella ricerca e nei progetti Telethon. Aiutiamo la ricerca per aiutare noi stessi: regaliamoci un mondo migliore e ogni anno più forte nei confronti delle malattie genetiche debilitanti (visto che ci sono segnalo anche la pagina facebook tramite la quale seguire i vari aggiornamenti con estrema facilità).

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=-3iZPrTto9I&w=425&h=349]

Bar Sport, la community per calciofili Nivea for Men

Non si ha mai troppo tempo per ciò che ci appassiona. Per fortuna però, da ormai ex-tifoso-fanatico a tempo pieno, ho trovato online una community grazie alla quale sfogare le mie frustrazioni da calciatore-allenatore mancato. E’ Bar Sport powered by Nivea for Men, un luogo virtuale nel quale spendere del tempo divertendosi in maniera spensierata.
Il sito presenta molte sezioni tutte interessanti e facili da navigare. Le mie preferite sono quelle contrassegnate dal simbolo “game” (le “attrazioni” per citare il famoso libro di Stefano Benni che porta il nome della community): quante ne sai? che tramite delle domande a tempo permette di mettere alla prova le mie conoscenze calcistiche (sezione nella quale di certo non brillo, con 600 sono al 137esimo posto in classifica, sob); la schedina, sezione nella quale mi vesto da bookmaker e elargisco pronostici sulle varie partite in programma (non banalmente il risultato finale ma anche su quesiti del tipo: “quanti saranno i minuti di recupero concessi nel primo tempo?”); e silver protect che, indossati i guanti, mi vede nei panni del portiere opposto a Seedorf che dal discetto del rigore tenterà di farmi guadagnare meno punti possibile. Questa è la sezione che mi piace di più, vuoi perchè probabilmente qui il mio punteggio è (psuedo)accettabile (6100, 122esima posizione), vuoi perchè “scendere in campo” è davvero intuitivo e i bonus crescenti se si para o devia la palla stuzzicano (punti plus che si azzerano invece se Clarence insacca) a ripetere la sfida più volte nel tentativo di entrare nell’albo d’oro, vincere quindi fantasici premi e vantarsi del proprio punteggio convidivendolo su Facebook.
Scorrendo le varie sezioni, mi sono accorto che in una campeggia la scritta: coming soon. Da quanto ho potuto capire a giorni sarà lanciato nella community un nuovo (video)contest tramite il quale dimostrare il proprio talento creativo. Ma non è tutto. In palio per il vincitore del nuovo concorso non ci sarà solo la partecipazione a una partita a San Siro ma anche l’opportunità di veder proiettato nel maxischermo dello stadio il proprio contributo, wow!
Visto il deludente risutato del Milan di ieri in Champions League non mi resta che tentare di risollevare il mio umore-calcistico con Bar Sport. E magari comprare un prodotto Nivea for Men e tentare la fortuna con le estrazioni, le prime posizioni delle varie classiche mi sembrano al momento irraggiungibili.

Con Donna allo specchio, Tiziano torna a Milano

Lo scorso giovedì 9 dicembre ho avuto il piacere e l’onore di partecipare a un interessantissimo evento. L’occasione era quella della mostra – promossa da Eni Cultura e Comune di Milano – che consente di ammirare, nella sala Alessi di Palazzo Marino (sino al prossimo 6 gennaio), Donna allo specchio, una delle più belle tele firmate Tiziano. Il dipinto, datato 1515, arriva dal Louvre, museo nel quale la fanciulla rappresentata si trova accanto alla più nota “rivale”, in enigmatica bellezza, Gioconda.

Il quadro è circondato da un alone di mistero: non avendo informazioni circa commissioni e primi acquirenti, ed essendoci altre due copie del dipinto (una a Barcellona, una a Praga), l’opera è considerata solitamente un cosiddetto “quadro di genere”, lontana cioè dalla pittura religiosa, mitologica o storica. Altri considerano Donna allo specchio il ritratto di un’amante dell’artista o l’allegoria della Vanità. Dopo aver osservato con cura il quadro, nonostante non sia di certo un esperto, non mi sento di escludere del tutto l’ultima  ipotesi:  la ragazza, immersa nell’autocontemplazione sembra sospesa tra i due specchi: uno, quello convesso, tipicamente utilizzato dai “barbieri”, nel quale si intravede il riflesso di una finestra, e l’altro, rettangolare, nel quale la fanciulla osserva la propria acconciatura. Che rappresentino l’uno il passato e l’altro il futuro, il suo essere al contempo ragazza e promessa sposa? Difficile dirlo. Il particolare della mano sull’ampolla pare però suggerire il desiderio della fanciulla di restare immobile, di resistere, in qualche modo, al destino effimero della bellezza terrena.

Detto della mostra e di come sia un appuntamento da non perdere (a due passi dalla corso dello shopping e per giunta ad ingresso libero), molto belle sono anche le sue molteplici “diramazioni” online.

Donna allo specchio è infatti anche…

– un sito che ospita i contenuti della mostra, dalle ampie sezioni informative ai live streaming dei diversi eventi previsti durante l’esposizione;

– un’applicazione per iPhone/iPad che offre la possibilità di scattare una fotografia, “specchiarla” su diverse superfici
e poi di condividerla su Facebook;

– un minisite, Tiziano a Milano, attraverso il quale contribuire alla costruzione di una gallery che racconta una Milano… riflessa;

– una pagina e un’applicazione Facebook che consente di offrire il proprio volto al quadro di Tiziano;

– un profilo Twitter;

– un canale YouTube nel quale gustarsi altro materiale multimediale.

Non resta che immergersi appieno in ogni singola opportunità legata alla mostra-evento, buon divertimento!
mostra-evento, buon divertimento!

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LG Optimus One with Google, la mia prova

Lo scorso week-end ho avuto modo di provare LG Optimus One with Google uno dei nuovi cellulari della linea Optimus, la famiglia dei nuovi smartphone LG.

Nonostante non sia un super esperto di telefonini confesso di essere stato molto incuriosito dai test sul cellulare: da utente iPhone volevo conoscere più da vicino il mondo Android e capire in che modo LG fosse riuscita a “sfruttare” la partnership con Google.

Il cellulare – leggero e compatto – ha uno schermo multitouch da 3.2 pollici e una più che buona sensibilità al tocco. Il processore a 600 HZ, la memoria RAM a 512 MB e il sistema operativo Android 2.2 rendono lo smartphone veloce e di utilizzo intuitivo. La collaborazione con Google, inoltre, non poteva non garantire ottime performance anche con i servizi i mobilità quali Gmail, Netlog, YouTube, Google Talk, Google Maps (con anche la funzione Navigatore in versione beta), Google Luoghi e Google Latitude.

Per qualsiasi altra esigenza basta collegarsi all’Android Market che con tantissime applicazioni, in gran parte gratuite, è in grado di soddisfare praticamente qualsiasi necessità (le applicazioni che si decidono di scaricare sono salvate nella micro SD da 2 GIGA inclusa nella confezione).

LG Optimus One with Google legge video in DivX e xVid, registra filmati (video in formao VGA a 30 frame al secondo), è dotato di radio e scatta foto grazie a una fotocamera da a 3 Megapixel in grado di riconoscere sorriso e volto del soggetto ripreso (oltre che a possedere alcune funzione quali macro, ritratto, tramonto…).

Ah, quasi dimenticavo: lo smarphone permette di essere utilizzato anche come hotspot con il quale condividere la connessione wifi con un computer. Merita infine una menzione anche la batteria da 1500 mAh in grado di “reggere”, nonostante l’utilizzo intenso, per un lasso di tempo di assoluto rispetto.

L’unici “nei”, a voler proprio trovare il pelo nell’uovo, sono: assenza del flash per la fotocamera, fruscio nelle chiamate, un po’ di lentezza quando il cell è sollecitato parecchio e la SD troppo “ballerina”.

Il nuovo dispositivo LG Optimum One with Google ha raggiunto il milione di pezzi venduti nel mondo in soli 40 giorni dal lancio a dimostrazione di come sia un prodotto più che valido soprattutto se considerato in rapporto al prezzo con il quale viene posizionato sul mercato (attorno ai 229 euro).

Per scoprire tutti gli altri modelli della linea Optimus (LG Optimus GT, LG Optimus Chic e LG Optimus 7), rimando direttamente al sito ufficiale LG.

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Anche per il Natale 2010 scelgo Lista dei desideri

Repetita iuvant, anche quest’anno, con l’avvicinarsi del Natale, lancio il mio messaggio alla Rete nel tentativo (speriamo non vano!) di sensibilizzare quante più persone possibile verso la scelta di regali utili. Un vaccino, un albero da frutta, un pallone, uno yak possono contribuire a proteggere il futuro di milioni di bambini in tutto il mondo, perché sprecare questa opportunità?

La Lista dei Desideri Save the Children rappresenta un fantastico modo per trasformare un regalo virtuale in un qualcosa di “concretamente” solidale. Ci sono regali per tutte le tasche, dai 10 agli oltre 1.000 euro: un’occasione per offrire servizi igienico-sanitari, antibiotici, vaccini, zanzariere e acqua potabile ai bambini di Etiopia, Mozambico e di tutti gli altri luoghi afflitti da povertà, conflitti, carestie o disastri naturali.

Complicato? Per nulla. Basta andare nel sito e, navigando nell’ampio assortimento di regali proposto, scegliere uno dei doni – io, per esempio, sono incerto se scegliere “cesto di cibo” o “kit medico” – ed effettuare online la donazione corrispondente. La persona cui si desidera offrire il regalo riceverà una cartolina (elettronica o cartacea con tanto di “certificato di donazione”) a testimonianza di un gesto che, destinato a finanziare uno dei progetti Save the Children, migliorerà l’educazione, l’assistenza sanitaria e quindi, in estrema sintesi, la vita di un bambino.

Ma non è tutto, c’è anche l’opzione lista regali: una volta creata una lista di doni all’interno della sezione Liste per ogni occasione viene assegnato un codice da comunicare ad amici e parenti perché contribuiscano in maniera attiva ad aiutare dei bambini, i più vulnerabili nelle situazioni di difficoltà.

Il sorriso di un bambino è a portata di click, cosa aspettiamo?

Evento Sony United, il 3D che non ti aspetti

Il 16 settembre scorso ho avuto modo di partecipare all’evento Sony United, appuntamento riservato alla presentazione delle più succose novità del gruppo Sony.
Ques’anno gran parte dei lanci della casa giapponese saranno legati al mondo del 3D sul quale ormai quasi tutte le aziende legate alla sfera dell’entertainment sembrano aver puntato.
Ho così potuto ammirare – e, quando possibile, toccare con mano – i nuovi televisori Bravia, le fotocamere compatte con le quali realizzare foto (anche panoramiche) in 3D, il nuovo controller Playstation Move, gli occhialini per gustarsi appieno i titoli 3D stereoscopici e gli ebook Sony.
Due le cose che mi hanno colpito maggiormente. Da una parte sono rimasto assolutamente sconvolto da quella che all’apparenza sembrava una semplice foto sfocata ma che invece, una volta indossati gli occhialini, si è dimostrato essere uno scatto nel quale la tridimensionalità era resa perfettamente: si trattava della foto di una sorta di chiostro nella quale gli archi e tutti gli altri componenti architettoci, con gli occhiali 3D, davano all’immagine una profondità e un realismo incredibile.
La seconda novità che mi ha impressionato è la visione – in anteprima – del titolo di prossima uscita (si parla del gennaio 2011) Mondiali Fifa sudafrica 2010: anche in questo caso il blu-ray unito al 3D riesce a stupire per la sequenza di immagini – montate, con un lavorone, dalle riprese di 7 coppie di camere professionali Sony – nella quale tutto è talmente reale da spingere quasi ad allungare le mani per “toccare” quanto si vede. Nei movimenti veloci forse l’occhio ha bisogno di un po’ di tempo per abituarsi alla visione 3D, ma quando c’è qualcosa di pressochè statico – ad esempio quando Puyol alza la Coppa portato in trionfo dai compagni – tutto, compreso quello che di solito è il semplice “sfondo” degli spalti, sembra essere vivo, non una mera riproduzione visiva.
Anche guardando un altro filmato legato al mondo del mare – Oceani, ndr – ho potuto ammirare appieno la “potenza” del 3D: quando un branco di pesci o una anguilla ha puntato verso me spettatore, ho avuto la netta sensazione che qualcosa uscisse dallo schermo e si frapponesse tra me la tv.
La sezione “game” invece non mi ha riservato grandi soprese. Da possessore di Wii, Playstation Move non mi ha detto poi molto. E sinceramente, anche il gioco di tennis proposto in 3D – Virtual Tennis 4 – e lo sparatutto – Socom 4 se non ricordo male – giocato con il nuovo controller (si può davvero giocare “seriamente” uno sparattutto con il Move?!?) non mi hanno poi esaltato più di tanto. Diverso il discorso per la “demo” di Gran Turismo 5, in cui il 3D rende ancora più coinvolgente – ammesso che ce ne sia davvero il bisogno – il titolo (e la perenne fila per provare il simulatore non ha lasciato dubbi sulla bontà del connubio gt5+3D).
Un bell’appuntamento insomma, semplice quanto interessante. Per chiudere, un doveroso ringraziamento a Sony per avermi dato l’opportunità di partecipare all’iniziativa.

Pura pelle rossonera

Con la chiusura del calcio mercato, visti gli ultimi due acquisti e il roboante esordio in campionato, i tifosi del Milan come il sottoscritto possono tornare a sognare di combattare alla pari con le big d’Europa per la conquista dei trofei più ambiti tentando di rispondere ai successi dei “cugini” neroazzurri. Grazie ad Adidas da ieri anch’io ora possiedo un mio feticcio da utilizzare in maniera scaramantica ogni volta che avrò modo di vedere le partite dei ragazzi di Allegri: la maglia dell’AC Milan stagione 2010-11 (eccola qui). Le differenze, rispetto alla edizione dello scorso anno – come si può facilmente intuire dall’immagine “comparativa” che ho velocemente realizzato – non sono poche. Oltre alla scritta del nuovo sponsor, la diversità più evidente è quella delle strisce, trasformatesi in bande nelle nuove t-shirt. Il simbolo Adidas è spostato sulla destra non più al centro e anche nelle maniche si conserva l’alternanza rossonera. Sparito il colletto bianco, la nuova maglia mostra, nella parte interna, un bel logo AC MILAN 1899 tu sei la mia vita e in quella esterna il un sottile tricolore. Anche dal punto di vista “tecnologico” la maglietta presenta succose novità. Grazie a speciali tessuti, all’applicazione di fasce in particolari zone del corpo e alla tecnologia Techfit PowerWeb, promette incrementi su potenza esplosiva, accelerazione e resistenza (riducendo la vibrazione dei muscoli), e un miglioramento della postura grazie ad una maggiore stabilità del baricentro. Last but non least, la nuova maglia è molto più leggera delle precedenti versioni.
Per celebrare il lancio della nuova divisa da gioco del Milan, Adidas ha inoltre sviluppato un minisito interattivo che, uno volta connessi al proprio profilo Facebook, consente di scoprire, tramite dei video girati a Milanello, i segreti della nuova pelle rossonera.
Ora non mi resta che aspettare, dopo la pausa per le partite delle nazionali, il nuovo inzio delle competizioni, sperando che il mio indossare la tshirt nelle occasioni importanti possa portare fortuna ad Ambrosini e gli altri “diavoli”.

INQ Social Mobile, la saga continua

Dopo aver provato INQ1, 3italia mi ha dato l’opportunità di testare il nuovo INQ CHAT 3G (ancora mille grazie!). Una volta aperta la confezione – sempre molto originale – mi trovo davanti gli occhi un cellulare molto diverso da quello della versione precedente, differente nelle dimensioni e nella struttura (INQ CHAT 3G ricorda, come forme, un Blackberry 9000 Bold e un Nokia E71). Le prime cose che noto sono il tasto “selezione” centrale a forma di Q, il tasto “.com” in fondo a destra (che personalmente non trovo utilissimo e che avrei sostituito utilizzando quel pulsante come scorciatoia per la casella vocale il cui accesso non risulta proprio intuitivo) e due strani pulsati laterali (quello dell’accesione e il tasto chiama) sistemati in maniera verticale anzichè nella classica disposizione orizzontale. Il cellulare è leggero e proprio per evitare di romperlo subito, per capire come si apra la parte posteriore dove poter inserire batteria e scheda, impego alcuni minuti in cerca di un tasto che possa aiutarmi nella mia missione, salvo poi scoprire che basta una leggera pressione del palmo per far scorrere verso l’alto il retro del cellulare.
Noto con piacere che il trasformatore prevede la possibilità di ricare la batteria non solo nella classica presa ma anche via usb. Lascio carica il telefonino e appena posso lo accendo. Il caricamento non è proprio immediato ma lo schermo iniziale è molto colorato e le funzioni principali di INQ Chat 3G si intuiscono all’istante. Come per INQ1 anche in questo vengo subito attirato dai widget così vado su strumenti e imposto nella schermata facebook, twitter e google search. Premendo il tasto switcher scorro rapidamente tra le applicazioni principali dell’INQ CHAT 3G, modalità comoda per tenere sempre sotto controllo i widget. I servizi di Internet ci sono tutti: dai già citati facebook e twitter a skype, windows live messanger, il browser (chiamato INQ HUB) e il gestore di feed rss con il quale tenersi aggiornati sui contenuti più recenti pubblicati dai propri siti preferiti. C’è anche la funzione e-mail che consente di leggere (quasi) ovunque i messaggi della propria casella di posta elettronica (per account gmail le mail vengono segnalate appena arrivano nella inbox, per gli altri provider, invece, il controllo è a intervalli regolari).
Anche la rubrica è web 2.0: è infatti possibile importare gli amici di facebook e di skype e fare in modo, che utilizzando la funzione “unire contatti”, i loro dettagli siano sincronizzati con i profili facebook, skype e windows live messanger. In questo modo, scorrendo l’agenda, all’istante si può scoprire quali contatti sono online e magari comunicare in tempo reale.
L’INQ CHAT è dotato di tastiera è QWERTY, bluetooth, fotocamera 3.2 mega pixel, si può utilizzare come modem per un lapatop e, grazie a DoubleTwist (iTunes for Android secondo TechCrunch), può diventare il player della nostra musica preferita.
Un cellulare che ben si adatta alle esigenze di chi cerca uno social-telefonino semplice, essenziale, intuitivo e soprattutto conveniente. Smart phones for all!

Alpitourworld.com: vacanze web, qualità Alpitour

Alpitourworld.comL’estate è definitivamente iniziata, il desiderio di vacanze inizia a farsi pressante e quindi non resta che accendere il computer, armarsi di pazienza e perdere gli occhi online alla ricerca di offerte particolarmente vantaggiose. Il desiderio di relax, l’entusiasmo verso la potenziale lontananza dall’ufficio non deve però offuscare la nostra attenzione al momento dell’acquisto. Il web infatti pullula di offerte “specchietto” con le quali catturare l’entusiamo di chi brama un viaggio. Per esempio, andando in uno dei siti più noti per la prenotazione di viaggi e hotel, ho trovato un’offerta per il Mar Rosso per 7 giorni, due adulti: la prima schermata mostrava 419 euro, l’ultima, quella del pagamento, 3.429 euro. Gulp, il prezzo è lievitato con oneri aggiuntivi vari dei quali spesso non si capisce nemmeno bene a cosa si riferiscano (proprio per questo motivo alcune agenzie viaggi sono finite sotto la lente dell’Antitrust per “pratiche commerciali scorrette”).

Tra i portali viaggi che si distinguono in maniera positiva per la loro trasparenza c’è invece Alpitourworld.com, che a breve realizzerà un restyling grafico rendendo ancora più semplice la navigazione tra le tante offerte proposte. Tre le novità principali del nuovo spazio, online dalle prime settimane di luglio: un canale Twitter grazie al quale essere informati sulle ultime iniziative del più grande gruppo turistico italiano; Jeans, un tour operator virtuale che grazie a un modello di business studiato per il web e alle sinergie del Gruppo Alpitour punta a contenere i costi offrendo prodotti di qualità con la garanzia del prezzo bloccato dopo l’acquisto; Alpituner, un agente di viaggio virtuale in grado di guidare le scelte del cliente nella definizione e nella costruzione di un pacchetto vacanza (volo+alloggio+trasferimenti+assistenza+assicurazioni +tasse+visti…) fornendo in pochi secondi per ogni struttura o volo selezionato tutte le combinazioni di vendita possibili a prezzo finito complessivo di tutte le spese e per tutti i partecipanti.

Molto accattivanti anche le offerte Last Minute (aggiornate ogni venerdì per valide per la settimana successiva) per le quali, se potessi, partirei subito (anche le offerte VolaGiovane non sono per nulla male, ma i 25 anni ormai li ho passati da un po’, sob). Da sottolineare anche l’elasticità offerta per i pagamenti, che possono essere spezzettati dando un anticipo del 10% con carta di credito e poi saldando il restante 90% tramite bonifico bancario o recandosi in un’agenzia di viaggio. Insomma, l’Alpitourword.com si conferma ancora di più come uno dei portali travel di miglior successo, capace di offrire un ventaglio molto ricco di possibilità (Francorosso, Villaggi Bravo, Volando, Karambola…) nel pieno rispetto della trasparenza nei prezzi e dell’assistenza al viaggiatore.

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