Goodbye Mamma, strumenti e consigli per cervelli in fuga

Quante volte tornati dalla vacanze abbiamo riflettuto tra noi dicendo: “tornassi indietro, un’esperienza di studio/lavoro lì, non mi sarebbe proprio dispiaciuta”? Ancora in pieno trauma da ritorno-ferie, ho (ri)scoperto quasi per caso su twitter il progetto Goodbye Mamma e ho così approfittato della disponibilità di Giulio Sovran – ideatore e coordinatore di Goodbye Mamma – per farmi raccontare un po’ la genesi dell’idea a monte dell’iniziativa.

Goodbye Mamma è in primis un libro se non erro: come si potrebbe riassumere? Presentaci a ruota libera il progetto…

Goodbye Mamma non è un libro, o almeno, non solo! E’ nato come tale trasformandosi e crescendo in altre direzioni (ancora in fase di sviluppo…): un sito web, un’applicazione per Iphone, un concetto virale diffuso tramite i social; una serie di video tematizzati sull’italiano all’estero Vs il “mammone” italiano; una possibile trasformazione televisiva in direzione docureality… chissà quanto altro ancora!

Solitamente raccontiamo (parlo al plurale perché io non sono altro che un portavoce) Goodbye Mamma come un progetto crossmediale nato dall’idea di aiutare gli italiani a lasciare il proprio paese. L’Italia ha sempre meno da offrire in termini di meritocrazia e flessibilità. Decidere di vivere all’estero porta ad una profonda crescita a livello individuale e professionale, generando un’importante spinta all’ottimismo. All’estero si ha spesso il privilegio di potere scegliere chi essere, di acquisire sicurezze che diventano forza e energia, contro la rassegnazione e la disillusione della nostra società italiana.

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Goodbye Mamma è una guida capace di fornire metodi concreti per aiutare a realizzare numerosi percorsi all’estero. Il nostro compito è quello di dare una bussola a tutti coloro che hanno la curiosità e la carica di mettersi in gioco in un Paese straniero, ma non sanno bene come. Dire Goodbye Mamma non implica una fuga azzardata dal paese natio o tristi e definitivi addii. Significa piuttosto sperimentare una realtà nuova fuori dal nido originario: la vita all’estero e le sue enormi possibilità. Il nostro punto di arrivo è quindi un mondo variopinto, ricco di spunti e stimoli.

Goodbye Mamma è un libro che insegna un “metodo” per lasciare l’Italia. La società-mondo offre oggi opportunità per tutti, calibrate sulle aspettative, gli interessi e i gusti di ognuno. Tanti sono i percorsi di vita e d’identità da scegliere per noi abitanti del “villaggio globale”: ormai quasi tutti i luoghi sono raggiungibili in ventiquattr’ore e viaggiare a costi contenuti non è l’eccezione ma la regola. Internet e la sua rete semplificano operazioni da sempre laboriose e complicate. Trovare un lavoro, una casa, nuovi amici, oppure parlare coi nostri cari rimasti in Italia sono azioni che si possono compiere senza nemmeno uscire di casa, in modo semplice e veloce.
Pianificazione, dedizione e forza di volontà sono gli elementi chiave per realizzare l’obiettivo di lasciare l’Italia. Il libro mette insieme consigli e regole di carattere generale, oltre a raccogliere una serie di storie ed esempi pratici di “chi ce l’ha fatta”, completate da una lista di utili riferimenti bibliografici.
Invece i link e le infinite informazioni pratiche offerte dal web non saranno inserite nel libro ma verranno selezionate e rese disponibili on line, dove si potranno consultare grazie all’intuitivo motore di ricerca del sito.

Il sito internet è lo strumento sempre aggiornato, di supporto al libro. Andare all’estero necessita di un metodo che, grazie all’esperienza di più persone, si è potuto astrarre e concettualizzare in un numero finito di pagine. Ma la via pratica per partire oggi è il web. Quindi un libro cartaceo è oggi uno strumento limitato se preso come prodotto finito. Il sito è il portale direttamente connesso al libro che fornirà soluzioni pratiche (link diretti ai principali siti strutturati in un motore di ricerca apposito) al futuro migrante. Da un lato potrà capire “COSA” fare, leggendo i libro e carpendone tutta l’esperienza trasmessa dal team di Goodbye Mamma, necessario per chiarirsi le idee; dall’altro il web dirà “COSA” fare, e “DOVE” cercare: internet è oggi una galassia infinita d’informazioni, di storie, di esperienze vissute, come districarsi quindi? Il nostro motore di ricerca “Goodbye Finder” permetterà di andare a cercare nel dettaglio solo le informazioni desiderate, scegliendo una direzione precisa.
I social network sono invece il nostro strumento di comunicazione con coloro che desiderano espatriare. Dal nucleo iniziale dei 20 “Goodbye Mammoni” (gli autori ufficiali del libro), si sono aggiunte altre persone attive nel network, in grado di trascinare il gruppo fornendo informazioni importanti e utili ai nuovi utenti, con grande professionalità e conoscenze, condividendo l’ideale di condivisione delle informazioni di Goodbye Mamma (per avere maggiori info consiglio di cliccare sulla pagina e sul gruppo su facebook).
Il network, nato qualche mese fa come per gioco (per vedere il richiamo del progetto sui social), sta crescendo di giorno in giorno a grandi ritmi, dandoci enormi soddisfazioni.

Infine due parole sul team: Goodbye Mamma non è una persona o un individuo, ma un gruppo coeso d’italiani sparsi per il mondo che condividono l’ideale di poter cambiare le cose, di poter utilizzare la propria esperienza acquisita all’estero per migliorare l’Italia, o almeno è quello che provano fare. Goodbye Mamma è un team variegato e multiforme: vi fanno parte persone che hanno deciso di lasciare l’Italia con rabbia, senza alcun desiderio di tornarci, scoprendo a volte con stupore che all’estero si nascondono spesso dei paradisi impensabili. Altri lo hanno fatto con spirito più riflessivo, mettendo sui piatti della bilancia la qualità della vita e la possibilità di vivere in maniera dignitosa nel proprio paese, finendo col preferire l’estero. C’è chi invece ha colto un’occasione lavorativa arrivata al momento giusto, portando con sé, oltre all’opportunità professionale, la possibilità di scoprire come si lavora e si vive altrove.
Ma un po’ di Goodbye Mamma si trova anche in Italia: c’è chi è partito ed è poi tornato con convinzione, chi, invece, una volta rientrato sta disperatamente cercando di ripetere il piacere provato in passato e di partire nuovamente: per dove? Spesso non importa. Non manca, infine, chi sogna la partenza ma non trova il coraggio di cambiar vita per i forti legami che lo spingono a rimanere in Italia.

Cosa aggiungere se non complimenti per l’inziativa e in bocca al lupo per il suo sviluppo! Fermo restando che noi “rimasti” speriamo che il nostro Paese possa presto tornare ad accogliere – senza rimpianti – chi ha deciso di provare a trovare la propria fortuna, almeno inizialmente, altrove.

 

 

In viaggio. In quella poesia chiamata mondo.

Questo blog non ha un seguito così elevato. Ma l’idea di dare spazio a progetti interessanti legati al web e alla comunicazione resta comunque una delle sue prerogative. Ecco perchè nel momento in cui ho conosciuto Viagginversi mi è venuto quasi spontaneo porre alcune domande a Valeria Gentile,
i testi e le foto dietro la bella iniziativa itinerante che invito tutti a scoprire (e magari anche a supportare).

Come e da cosa nasce Viagginversi?

Viagginversi nasce da un pensiero libero su una spiaggia vuota di fine settembre 2010. E’ un progetto che unisce tutte le mie più grandi passioni: il viaggio, la poesia, il reportage, la fotografia, l’antropologia. Viagginversi, reportage itinerante sulle tracce dei nuovi poeti, vuole essere contemporaneamente sito internet con racconto a puntate, libro con illustrazioni, mostra fotografica itinerante, spettacolo teatrale, cd con letture e musiche dal mondo. E’ un progetto completamente autofinanziato e i primi tre capitoli (Libano, Giappone e Cina) sono consultabili gratuitamente sul sito. Sono partita da sola, affidandomi spesso a strepitose amicizie che negli anni ho nutrito miracolosamente un po’ ovunque nel mondo.

Viaggi e poesia: cosa unisce questi due mondi?

Ogni poesia è un viaggio. Un viaggio lento, impegnato, attraverso i meandri delle metafore e nelle viscere del nostro inconscio. Nello stesso tempo, ogni viaggio è una poesia. Perché è un movimento tortuoso e faticoso che parte da un punto conosciuto (la casa, la parola) e arriva agli estremi più lontani delle nostre esistenze possibili (la meta, l’espressione).

Che tipo di viaggiatrice sei?

Chi mi conosce ti direbbe che sono una viaggiatrice assorta, io ti direi istintiva. preferisco girare da sola e sentire sulla mia pelle ogni minimo dettaglio che quella terra può offrire, possibilmente senza programmare molto le tappe e le mete, andando a istinto, perdendomi anche, lasciandomi sorprendere dai percorsi della vita e incontrando persone locali sul mio tragitto.

Quali i libri sul tuo comodino in questo momento?

Scrivere è un tic di Francesco Piccolo, Il giorno del giudizio di Salvatore Satta, Il bene ostinato di Paolo Rumiz, L’Odissea, Psicomagia di Alejandro Jodorowsky, il libro del poeta palestinese Husam Alsabe e uno sulla poesia satirica in Sardegna.

Quali gli sviluppi futuri del tuo progetto?

Il prossimo capitolo è dedicato alla Palestina, dove sarò dal 5 al 20 di agosto col supporto di un’associazione umanitaria, per la quale curerò la sezione poetico-letteraria del programma di cooperazione allo sviluppo. A metà ottobre Viagginversi farà una visita al quartiere San Lorenzo a Roma, con l’appuntamento “Music, Books & Food”, aperitivo culturale proposto da Ghigliottina.it e Soul Kitchen.
Essendo un progetto completamente autofinanziato è fondamentale il contributo di tutti: sul sito è possibile fare una donazione, ricaricando una postepay o con bonifico da Iban o tramite PayPal.

Tantissimi complimenti e, alla vigilia di una nuova tappa, in bocca al lupo e ovviamente buon viaggio, Valeria! Non ci resta che rimanere in trepidante attesa di scoprire, tramite parole e immagini, terre lontane verso le quali vorremmo – almeno personalmente – partire all’istante.

[update: Viagginversi è diventato un libro edito da Exorma Edizioni, nelle librerie dal 13 maggio 2015]

 

Groupalia, tutto un altro coupon

Lo scorso 7 giugno ho avuto il piacere e l’onore di partecipare al primo compleanno di Groupalia, il sito web specializzato nella vendita – tramite coupon che consentono sconti anche del 90% – di servizi per tempo libero e shopping, fondata in Spagna il 4 maggio 2010 e che oggi solo in Italia può contare su oltre 2 milioni di clienti, 2.000 partner in 19 città italiane e circa 400.000 coupon erogati. Numeri davvero impressionanti (come quelli del fatturato, 100 milioni di euro solo nel nostro Paese) se consideriamo la scarsa diffusione dell’e-commerce in Italia.

La serata è inziata con una sorta di bilancio tracciato da Andrea Gualtieri – Country Manager Groupalia – che ha delineato la realtà nostrana della società raccontando alcuni casi di successo e annunciando in anteprima alcune succose novità: due nuove partnership con B4 Hotels e Samsung Italia (i nuovi Galaxy Tab 10.1 avranno preinstallata l’applicazione di Groupalia per Android); un nuovo pay-off, “tutta un’altra vita” che ho richiamato nel titolo del post; Groupalia Care, un servizio gratuito che permette di ricevere rimborsi per i coupon non utilizzati.

Finita la parte più “istituzionale”, la serata è entrata nel vivo. All’arrivo, infatti, ero stato “perquisito” da degli “agenti” che domandami se avessi con me il passaporto, a mia risposta negativa, mi avevano invitato a registrarmi e a ritirare un press kit davvero particolare. Oltre alla cartella stampa, infatti, la borsa conteneva un passaporto firmato United Nations of Groupalia e una “mazzetta” di soldi anch’essi firmati Groupalia.

In un’altra stanza erano infatti presenti diversi angoli che riassumevano i “mondi imperdibili” nei quali opera Groupalia e che, tramite un timbro a mo’ di visto e un pagamento con il cash Groupalia, consentivano di vivere diverse esperienze: dai viaggi nella Garfagnana – una ragazza presentava tutte le varie occasioni di villeggiatura della zona – ai sushi/drink molecolari della ristorazione, dal benessere con tanto di massaggio con olio di mandorla alla mano al divertimento con Kinect per concludere con la sezione prodotti nella quale verdersi realizzare un carinissimo bouquet.

Davvero una bella serata, organizzatissima (come ho scritto su twitter, con wifi grautita, hashtag dell’evento, schermo con presenza social) e, nonostante la pioggia che ha permesso di godere solo per alcuni minuti la spendida visuale dalla terrazza, assolutamente ben riuscita. Ancora auguri, complimenti e mille di questi compleanni!

Alpitourworld.com: vacanze web, qualità Alpitour

Alpitourworld.comL’estate è definitivamente iniziata, il desiderio di vacanze inizia a farsi pressante e quindi non resta che accendere il computer, armarsi di pazienza e perdere gli occhi online alla ricerca di offerte particolarmente vantaggiose. Il desiderio di relax, l’entusiasmo verso la potenziale lontananza dall’ufficio non deve però offuscare la nostra attenzione al momento dell’acquisto. Il web infatti pullula di offerte “specchietto” con le quali catturare l’entusiamo di chi brama un viaggio. Per esempio, andando in uno dei siti più noti per la prenotazione di viaggi e hotel, ho trovato un’offerta per il Mar Rosso per 7 giorni, due adulti: la prima schermata mostrava 419 euro, l’ultima, quella del pagamento, 3.429 euro. Gulp, il prezzo è lievitato con oneri aggiuntivi vari dei quali spesso non si capisce nemmeno bene a cosa si riferiscano (proprio per questo motivo alcune agenzie viaggi sono finite sotto la lente dell’Antitrust per “pratiche commerciali scorrette”).

Tra i portali viaggi che si distinguono in maniera positiva per la loro trasparenza c’è invece Alpitourworld.com, che a breve realizzerà un restyling grafico rendendo ancora più semplice la navigazione tra le tante offerte proposte. Tre le novità principali del nuovo spazio, online dalle prime settimane di luglio: un canale Twitter grazie al quale essere informati sulle ultime iniziative del più grande gruppo turistico italiano; Jeans, un tour operator virtuale che grazie a un modello di business studiato per il web e alle sinergie del Gruppo Alpitour punta a contenere i costi offrendo prodotti di qualità con la garanzia del prezzo bloccato dopo l’acquisto; Alpituner, un agente di viaggio virtuale in grado di guidare le scelte del cliente nella definizione e nella costruzione di un pacchetto vacanza (volo+alloggio+trasferimenti+assistenza+assicurazioni +tasse+visti…) fornendo in pochi secondi per ogni struttura o volo selezionato tutte le combinazioni di vendita possibili a prezzo finito complessivo di tutte le spese e per tutti i partecipanti.

Molto accattivanti anche le offerte Last Minute (aggiornate ogni venerdì per valide per la settimana successiva) per le quali, se potessi, partirei subito (anche le offerte VolaGiovane non sono per nulla male, ma i 25 anni ormai li ho passati da un po’, sob). Da sottolineare anche l’elasticità offerta per i pagamenti, che possono essere spezzettati dando un anticipo del 10% con carta di credito e poi saldando il restante 90% tramite bonifico bancario o recandosi in un’agenzia di viaggio. Insomma, l’Alpitourword.com si conferma ancora di più come uno dei portali travel di miglior successo, capace di offrire un ventaglio molto ricco di possibilità (Francorosso, Villaggi Bravo, Volando, Karambola…) nel pieno rispetto della trasparenza nei prezzi e dell’assistenza al viaggiatore.

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