Be Chic, per un Natale glamorous

Il Natale, almeno negli ultimi anni, per il sottoscritto arriva all’improvviso. E mi coglie inesorabilmente impreparato. Per svariati motivi (alcuni a ben vedere indipendenti dalla mia volontà), infatti, mi riduco, per ciò che concerne l’acquisto dei regali per le persone care, ben oltre quella soglia limite che gli inglesi chiamano panic saturday, il sabato che precede le festività natalizie. Quest’anno però ho avuto la fortuna di avere dalla mia un validissimo alleato con il quale ho potuto superare con agilità ed eleganza quell’ostacolo insuperabile che mi sembrava fino a pochi giorni fa la lista dei regali. Si tratta della linea Be Chic, un nuovo marchio di collezioni di bijoux dal design veramente particolare. Braccialetti, collanine, orecchini e spille confezionati in scatolette nere con fiocchettino rosa antico da sapore retrò, gioiellini eleganti dal taglio ironicamente trendy. Appena scoperto il mondo Be Chic mi sono studiato i vari bijoux e alla fine ho optato per due braccialetti (uno argentato con un cuoricino, uno nero con tanto di pendagli sul quali campeggia un gattino nero) e una semplicissima collana con chiama angeli.

Il sito in realtà non presenta solo la collezione di bijoux (prezzi più che accessibili) ma possiede anche proposte make-up e una linea di prodotti per il bagno in vendita nelle migliori profumerie (nella sezione dove siamo, compilando il campo con, ad esempio il CAP, è possibile scoprire i punti vendita Be Chic più vicini). Registrandosi, inoltre, è possibile stilare la propria wishlist.
Quella sorta di give away interno all’ufficio che ho messo in piedi si è rivelato un sucessone e grazie a Be Chic quest’anno potrò vivere i giorni che precedono il Natale in maniera più rilassata. Tanti auguri di buone feste a tutti!

E’ arrivato un Natale carico di… specie da adottare

Di solito in questo periodo dell’anno sono solito pubblicare appelli alle donazioni verso realtà che si occupano di aiutare i più deboli e sfortunati.

Quest’anno però lo spunto per la segnalazione mi è arrivato da una dichiarazione letta alcuni giorni fa da parte dell’attuale CEO di The Coca-Cola Company che spiegava come dal mese di novembre, almeno in America, l’ormai storica lattina rossa si sarebbe colorata di bianco per la nuova campagna, realizzata in collaborazione con il WWF (3 milioni di dollari la donazione dell’azienda di bibite gassate) per la ricerca e la conservazione dell’orso polare, icona utilizzata da Coca-Cola sin dal 1922.

Indagando un po’ più a fondo ho scoperto inoltre che, in collaborazione con 7-Eleven, Coca-Cola ha distribuito nei fastfood dei bicchieri bianchi con un QR Code che richiama un’applicazione – Snowball Effect, purtroppo non scaricabile da noi – con la quale sfidare gli amici a suon di palle di neve e donare ulteriori fondi al WWF.

E in Italia, cosa possiamo fare? Anche nel nostro Paese il WWF è attivo con una campagna che sensibilizza su temi quali la distruzione degli habitat naturali, i cambiamenti climatici e il bracconaggio che rischiano di far scomparire per sempre dal nostro pianete animali quali tigri, orsi, elefanti, panda, oranghi e molti altri animali (una delle ultime dichiarazioni della IUCN, l’Unione Internazionale per la salvaguardia della natura, da questo punto di vista è allarmante: un quarto dei mammiferi è a rischio estinzione).

adozioni

Dare il proprio contributo è molte semplice: basta andare nella sezione Adozioni del sito del WWF Italia scegliere una delle dodici specie simbolo (ci sono anche tre specie italiane) e devolvere quanto ci sembra opportuno per fare in modo che la ONG-Onlus possa essere sempre più agguerrita nel contrastare il commerciali illegale e nell’aumentare il numero delle riserve naturali.

Le tipologie di donazioni sono tre: la donazione semplice (a partire da 30 euro), l’azione con peluche (peluche WWF realizzati senza PVC, a partire da 50 euro) e l’adozione Trio dedicata alla salvaguardia di quattro grandi habitat condivisi da più specie a rischio. Il trittico italiano propone orso bruno, lupo e delfino: con una donazione a partire da 125 euro, si riceveranno tre peluche e tre kit con planisfero e certificati personalizzabili.

Per chi volesse essere a impatto zero anche nella proprio donazione, inoltre, è possibile scegliere l’adozione digitale I WWF you che consentirà di ricevere uno sfondo per il desktop e  uno screensaver.

Tutto può essere anche una originale idea regalo: potremmo infatti realizzare una ecard che verrà consegnata il giorno da noi scelto al destinatario del nostro dono.

Forse è un po’ prematuro scambiarsi gli auguri di Natale. Ma non siamo certo in anticipo per augurare ai nostri “amici animali” un futuro migliore. Anche grazie al nostro aiuto, noi che troppo spesso siamo stati per loro – e continuiamo ad esserlo – una minaccia.

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Anche per il Natale 2010 scelgo Lista dei desideri

Repetita iuvant, anche quest’anno, con l’avvicinarsi del Natale, lancio il mio messaggio alla Rete nel tentativo (speriamo non vano!) di sensibilizzare quante più persone possibile verso la scelta di regali utili. Un vaccino, un albero da frutta, un pallone, uno yak possono contribuire a proteggere il futuro di milioni di bambini in tutto il mondo, perché sprecare questa opportunità?

La Lista dei Desideri Save the Children rappresenta un fantastico modo per trasformare un regalo virtuale in un qualcosa di “concretamente” solidale. Ci sono regali per tutte le tasche, dai 10 agli oltre 1.000 euro: un’occasione per offrire servizi igienico-sanitari, antibiotici, vaccini, zanzariere e acqua potabile ai bambini di Etiopia, Mozambico e di tutti gli altri luoghi afflitti da povertà, conflitti, carestie o disastri naturali.

Complicato? Per nulla. Basta andare nel sito e, navigando nell’ampio assortimento di regali proposto, scegliere uno dei doni – io, per esempio, sono incerto se scegliere “cesto di cibo” o “kit medico” – ed effettuare online la donazione corrispondente. La persona cui si desidera offrire il regalo riceverà una cartolina (elettronica o cartacea con tanto di “certificato di donazione”) a testimonianza di un gesto che, destinato a finanziare uno dei progetti Save the Children, migliorerà l’educazione, l’assistenza sanitaria e quindi, in estrema sintesi, la vita di un bambino.

Ma non è tutto, c’è anche l’opzione lista regali: una volta creata una lista di doni all’interno della sezione Liste per ogni occasione viene assegnato un codice da comunicare ad amici e parenti perché contribuiscano in maniera attiva ad aiutare dei bambini, i più vulnerabili nelle situazioni di difficoltà.

Il sorriso di un bambino è a portata di click, cosa aspettiamo?

Fare gli auguri di Natale al GGD è più cool

Lo scorso venerdì ho avuto il piacere di poter essere presente al GGD Milano, l’appuntamento che, almeno per quanto mi riguarda, ha di fatto dato il via allo scambio di auguri per le prossime festività.
Dopo un piccolo equivoco – in zona Isola esistono infatti due locali chiamati Osteria dei Vecchi Sapori, uno in via Carlagnola e uno in via Del Verme – sono arrivato a destinazione e, accolto con un sorriso da Sharon ho potuto ritirare i miei gadget (tazzina, buoni Dada e Kodak e busta termica ricca di prodotti Bonduelle) e appropiarmi di due etichette adesive indicanti nome, cognome, abilità e interessi (da buon stakanov quale sono ho pensato solo in ottica “lavorativa” dimenticando di citare, ad esempio, cinema e letteratura tra i miei hobby).
Mi sono così accomodato nella sala già pienissima in uno dei pochi tavoli con ancora qualche posto libero e ho iniziato subito a conversare con i commensali davvero simpatici e di compagnia (bel modo di costringere un timido come il sottoscritto a interagire con gli altri, viva le tavolate!). E così, tra un piatto e l’altro – tutte pietanze buone quanto particolari, solo la polenta taragna non sono riuscito del tutto a finire perchè già sazio – abbiamo parlato di lavoro, di internet, di libri, di viaggi e di somiglianze – Rania di Giordania e Ricucci su tutte – con leggerezza e simpatia.
Rispetto alle precedenti edizioni GGD alle quali ho partecipato non c’è stato un vero dibattito tra ospiti e “resto del mondo” ma forse è giusto così: nell’ultimo appuntamento dell’anno meglio lasciare spazio alle presentazioni dello staff e agli ambiziosi progetti futuri (che trovano tutto il mio appoggio).
Nel corso della serata sono anche stato tirato in ballo per l’iniziativa con la quale sto stressando la blogosfera (ma solo perchè mi sta a cuore) “dai il tuo contributo con un post alla Lista dei Desideri Save the Children” e per aver portato un po’ di libri (Buzz Marketing nei Social Media) da distribuire (putroppo arrivando verso le 20 mi sono perso l’assegnazione dei testi, argh): per carattere non amo essere al centro dell’attenzione, per questo mi sono “palesato” solo su espressa richiesta. Certo, mi ha fatto piacere incontrare di persona coloro i quali ho conversato solo in maniera virtuale (o che seguo nei vari social network), spero che di conoscere sempre di più gli attori del web meneghino e dintorni. Auguri a tutti/e!

Lista dei desideri 2009: Save this post

Con l’avvicinarsi del Natale torno a proporre – come lo scorso anno – la Lista dei Desideri by Save the Children, l’innovativa soluzione di regalo virtuale e solidale con la quale dare il proprio piccolo-grande contributo per garantire educazione di qualità, per costruire asili comunitari e per migliorare la salute e la nutrizione di bambini dei paesi nei quali di certo le festività non fanno rima con la parola consumismo (qui di fianco l’immagine del nuovo simpatico video circa l’iniziativa).
Come reagirebbero le persone a noi più vicine se ricevessero davvero in regalo uno Yak, 40 polli o magari 100 vaccini? Forse non ne sarebbero entusiaste, l’esatto contrario di quello che proverebbero i bambini che vivono in paesi poveri o in via di sviluppo per i quali questi regali significano la vita stessa.
Nella Lista dei Desideri – per chi ancora non la conoscesse – ci sono regali per tutte le tasche, da 10 a oltre 1.000 euro: da un cesto di cibo (14 euro) a una bicicletta (43 euro), da un vaccino (15 euro) a dei filtri per l’acqua (57 euro). Un modo utile e intelligente per trasformare i regali da futili a utili, aiutando realmente a migliorare la vita di migliaia di bambini. Doni che rendono felici noi, i nostri cari a cui sono rivolti e soprattutto i bambini nei paesi in via di sviluppo.
Per tutti i donatori che acquisteranno un regalo sulla Lista dei Desideri, tra le altre cose, c’è la possibilità di accedere ad un’applicazione che permetterà di prestare il proprio volto e posare insieme al simbolo nonché primo testimonial della campagna, lo Yak, di stampare lo scatto o di condividerlo su Facebook.
Sempre su Facebook è anche possibile compilare un test a cura di Save the Children dal titolo “Scopri il regalo che fa per te”.

Per maggiori info:

http://desideri.savethechildren.it
http://www.facebook.com/savethechildrenitalia
http://twitter.com/SaveChildrenIT
http://www.youtube.com/user/savethechildrenIT

Babbo Natale adotta anche tu uno Yak!

savethechildrenL’inverno è ormai arrivato, Natale si avvicina e lo “stress da regalo” sta raggiungendo il suo apice. Il panico da originalità colpisce tutti e così iniziamo a vagare da negozio in negozio in cerca di un pensiero capace di entusiasmare le persone alle quale vogliamo bene. Poi un’illuminazione molto simile all’istinto di sopravvivenza spazza via la mancanza di idee: e se fosse possibile regalare qualcosa aiutando al contempo le persone meno fortunate?  Verifico sul web e trovo Lista dei Desideri e capisco al volo che potrei aver trovato la soluzione ai miei problemi. Tramite Save the Children è infatti possibile fare regali belli che non solo faranno felici amici e familiari, ma anche e soprattutto regaleranno un sorriso a tanti bambini che vivono nei paesi in via di sviluppo. La procedura è semplicissima: basta andare su desideri.savethechildren.it e con un click acquistare uno dei numerosi regali online. La persona a cui si decide di fare il regalino, riceverà una simpatica cartolina (cartaceo o elettronica) personalizzata che certificherà la donazione, un contributo per scuole, cure mediche, acqua potabile, protezioni dallo sfruttamento dei minori, a beneficio delle aree più povere in cui Save the Children lavora (dall’Africa Subsahariana all’Asia, dal Sud America al Medio Oriente). Il simbolo della Lista dei Desideri è lo Yak (qui si può vedere un video esemplificativo con Giobbe Cavotta), in simpatico bue tibetano che per molte famiglie in difficoltà significa latte nutriente, lana per vestirsi e indispensabile aiuto per l’aratura dei campi. Corro a stilare la mia lista “salvavita” nella speranza che più di qualcuno segua il mio esempio.