Da oggi finalmente posso vantarmi anch’io di possedere le MOO MiniCard. Dopo un’attesa (snervante) durata poco più di una settimana sono entrato in possesso dei miei agognati mini biglietti da visita personalizzati (con tanto di contenitore in plastica dove conservarli senza farli rovinare). E’ normale esaltarsi per così poco? Forse no. Ma le minicard sono davvero carine: di pellicola opaca di cartonico (di spessore 350 g/mq), possiedono la particolarità di essere di dimensioni ridotte (28 mm x 70 mm) e per questo di sicuro impatto. Al di là del fatto che siano diventate tra i blogger un oggetto ricercatissimo (e quasi indispensabile), apprezzo le MOO card perchè mi rappresentano in maniera decisamente migliore rispetto a qualunque altro biglietto da visita legato alla mia mansione lavorativa. Mi piace molto infatti l’idea di poter lasciare ad una nuova persona che conosco una card con i miei contatti tra i quali spicca anche l’indirizzo del mio blog. Perchè in fondo il mio spazio è, almeno in parte, ciò che sono: un non-luogo pluritematico dove esprimere semplicemente me stesso lasciando fluire i miei pensieri, ciò che sento/provo. D’ora in poi, a (quasi) chiunque incontrerò fuori dall’orario lavorativo, potrò lasciargli un mio mini bigliettino, superando in un baleno l’aspetto formale di una (fredda) card che comunica il proprio status lavorativo, la propria specialità, l’indirizzo della propria sede, ma che poco a che fare con l’individuo che la consegna al di là della sua occupazione. E poi adesso, con i miei mini biglietti sempre a portata di mano, mi sento “grande”, mi sento entrato a tutti gli effetti nel mondo degli adulti, pronto ad assumere le mie responsabilità e ad affrontare di petto la vita. Speriamo bene…