Amo cucinare ma a volte, dopo una giornata lavorativa, ammetto di essere un po’ demotivato e di affrontare i fornelli con distacco e titubanza. Ecco perchè a volte, per sbrigarmi, mi faccio aiutare dai cibi pronti, quelli che in pochi minuti garantiscono un piatto accettabile senza un gran dispendio di grandi fatiche. Giovanni Rana in questo senso, è spesso mio fedele collaboratore, i suoi svogliavelo sono per me una manna dal cielo nei giorni in cui anche solo scegliere il tegame da utilizzare sembra una mission impossible. Non molto tempo fa ho acquistato al supermercato una confezione di ravioli ai quattro formaggi ma tornato a casa ho avuto la spiacevole sorpresa di scoprire della muffa sugli svogliavelo. Estremo disappunto anche considerando la mia cattiva abitudine di acquistare solo l’estremamente indispensabile per la giornata. Per dar adito a tutto il mio “frustrazione” mi sono quasi subito collegato al sito del pastificio veronese e nella sezione contatti ho segnalato la mia “brutta avventura”. Non che mi aspettassi molto, ma volevo mettere un po’ alla prova l’azienda (odio chi mette la mail o un form contatti e poi non risponde tirando il sasso e nascondendo la mano). Volutamente nella mia comuncazione non ero entrato molto nel dettaglio del mio acquisto, non specificando il numero dello scontrino o il punto di vendita. Nonostante lo mio scetticismo però, dopo circa due settimane, ho ricevuto nella mia cassetta della posta (offline intendo) una lettera che mi comunicava il dispiacere del brand per quanto accaduto, offrendomi come segno di “affetto, simpatia e attenzione” due buoni omaggio da utilizzare per l’acquisto di prodotti Rana. Insomma, nulla contro gli “standard per garantire la massima qualità”, ma confesso che nonostante il lavoro più che buono del CRM (cortesia impeccabile), probabilmente quel tipo di prodotto difficilmente avrà una seconda possibilità. Ma non posso non dar atto ad un’azienda che dopo solo un generico messaggio ha deciso non solo di tenere in considerazione la mia segnalazione ma anche di cercare in qualche modo di conservare la mia fiducia. E proprio perchè si tratta della mia “esperienza positiva” nonostante le tante segnalazioni che sono solito fare via mail – sono un inguaribile scontento che ci posso fare – che mi sono sentito quasi in dovere di dedicare un post alla mia piccola storia. Con la speranza che possa rappresentare l’inzio di un nuovo modo di porsi dell’azienda nei confronti del proprio bene più prezioso: i consumatori.