Il mondo informativo negli ultimi anni ha subito notevoli cambiamenti. La funzione, ad esempio, di gatekeeper, di filtro di alcuni mass media appare oggi almeno in parte superata da nuovi strumenti – primo su tutti il web – che permettono da un lato a qualunque utente di diventare un “canale” comunicativo dall’altro consentono ad ognuno di noi di realizzare la propria cornice informativa personalizzata. Non bisogna però cadere nel tranello di pensare che ad un volume superiore di informazioni corrisponda automaticamente un migliore modo di utilizzarle. Ecco perché, in occasione del SOTN di Trieste, presso l’angolo Apogeo, sono stato ben felice di riuscire a strappare una copia di Sopravvivere alle informazioni su Internet – Rimedi all’information overload di Alessandra Farabegoli. Un testo del quale da subito ho apprezzato la semplicità, lo spiccato senso pratico e la sintesi con la quale le diverse necessità vengono affrontate. Il libro è una sorta di manuale di “sopravvivenza” che, inserendosi nel filone dell’alfabetismo digitale, punta a fornirci le dritte per organizzare al meglio il nostro tempo e le risorse (email, notizie, link, note, documenti, password) di cui disponiamo.
Consigli mai banali, presentati in maniera approfondita per rendere la nostra “dieta informativa” più ordinata, più efficace e quindi più facilmente fruibile.
E se, almeno per il sottoscritto, la mission inbox zero resta ancora un miraggio, è anche vero che proprio grazie agli stimoli del libro ho iniziato a organizzare la mia posta dividendola in macrodirectory in base al mittente, ho scaricato Remember the Milk una app gratuita per evitare di dimenticare le mia to do list, ho iniziato a salvare i link degli articoli che mi paiono interessanti ma che non posso leggere subito su Instapaper. Insomma mi sento un utente più smaliziato e meno in balia dell’enorme flusso informativo che ogni giorno sono chiamato a navigare.
Mi hai davvero incuriosita, quasi quasi faccio un salto in libreria 🙂
in caso, buona lettura e grazie del commento! 😉