Da un po’ mi ero annotato l’appunto di visitare TamTamy attirato dal claim “crea il tuo social network“. E così, quando finalmente ho avuto del tempo a disposizione per provare il servizio per la creazione di enterprise social network, non ho saputo resistere alla possibilità di avere 1 giga a disposizione e 100 potenziali user con i quali dialogare. Tam Tamy, infatti, altro non è che una piattaforma modo semplice e veloce per creare una community attraverso la quale condividere video, foto, file e pagine personali. Un luogo di aggregazione virtuale insomma dove poter comunicare con gli altri membri del network tramite commnenti, wiki e chat. Alla base di tutto una tecnologia “aperta” di RSS, AJAX, API e Widget capaci di conferire alla struttura modularità e flessibilità (Tam Tamy nasce dall’esperienza di Reply). Dopo la registrazione ho potuto così creare in maniera gratuita il “mio” Italian Bloggers Social Network. Accedendo al Pannello Amministrazione ho potuto caricare il mio logo, scegliere una skin, inserire la prima News e attivare varie funzioni settando i parametri di mio interesse. Ovviament tutti i blogger sono inviatati ad iscriversi, le potenzialità dello strumento (ancora in fase beta) si possono solo intravedere finché i partecipanti attivi alla community sono pochi. Tuttavia l’esperimento stuzzica le mie fantasie Web 2.0.
Anche io mi sono fatto rapire dall’idea di creare un social network. Mi sono fatto un account e ho già registrato un network per il mio paese, ma ancora non ho avuto modo di dedicarmi alla cosa per capire come funziona.
Il mio dubbio è perché creare un network indipendente quando sono già tutti su FB e si possono tranquillamente creare dei gruppi? Tra l’altro il mio paese ha già una rete civica dove potenzialmente chiunque può iscriversi.
Devo ancora capire bene quali potenzialità stanno nascoste dietro a TamTamy, ma l’idea di creare il proprio network è attraente. Molto attraente!
creando un “mio” social network non ambivo certo a far concorrenza a facebook ma l’idea di una community più intima (e magari anche meno ludica) sotto il mio controllo mi stuzzicava troppo 😀