LG Optimus One with Google, la mia prova

Lo scorso week-end ho avuto modo di provare LG Optimus One with Google uno dei nuovi cellulari della linea Optimus, la famiglia dei nuovi smartphone LG.

Nonostante non sia un super esperto di telefonini confesso di essere stato molto incuriosito dai test sul cellulare: da utente iPhone volevo conoscere più da vicino il mondo Android e capire in che modo LG fosse riuscita a “sfruttare” la partnership con Google.

Il cellulare – leggero e compatto – ha uno schermo multitouch da 3.2 pollici e una più che buona sensibilità al tocco. Il processore a 600 HZ, la memoria RAM a 512 MB e il sistema operativo Android 2.2 rendono lo smartphone veloce e di utilizzo intuitivo. La collaborazione con Google, inoltre, non poteva non garantire ottime performance anche con i servizi i mobilità quali Gmail, Netlog, YouTube, Google Talk, Google Maps (con anche la funzione Navigatore in versione beta), Google Luoghi e Google Latitude.

Per qualsiasi altra esigenza basta collegarsi all’Android Market che con tantissime applicazioni, in gran parte gratuite, è in grado di soddisfare praticamente qualsiasi necessità (le applicazioni che si decidono di scaricare sono salvate nella micro SD da 2 GIGA inclusa nella confezione).

LG Optimus One with Google legge video in DivX e xVid, registra filmati (video in formao VGA a 30 frame al secondo), è dotato di radio e scatta foto grazie a una fotocamera da a 3 Megapixel in grado di riconoscere sorriso e volto del soggetto ripreso (oltre che a possedere alcune funzione quali macro, ritratto, tramonto…).

Ah, quasi dimenticavo: lo smarphone permette di essere utilizzato anche come hotspot con il quale condividere la connessione wifi con un computer. Merita infine una menzione anche la batteria da 1500 mAh in grado di “reggere”, nonostante l’utilizzo intenso, per un lasso di tempo di assoluto rispetto.

L’unici “nei”, a voler proprio trovare il pelo nell’uovo, sono: assenza del flash per la fotocamera, fruscio nelle chiamate, un po’ di lentezza quando il cell è sollecitato parecchio e la SD troppo “ballerina”.

Il nuovo dispositivo LG Optimum One with Google ha raggiunto il milione di pezzi venduti nel mondo in soli 40 giorni dal lancio a dimostrazione di come sia un prodotto più che valido soprattutto se considerato in rapporto al prezzo con il quale viene posizionato sul mercato (attorno ai 229 euro).

Per scoprire tutti gli altri modelli della linea Optimus (LG Optimus GT, LG Optimus Chic e LG Optimus 7), rimando direttamente al sito ufficiale LG.

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INQ Social Mobile, la saga continua

Dopo aver provato INQ1, 3italia mi ha dato l’opportunità di testare il nuovo INQ CHAT 3G (ancora mille grazie!). Una volta aperta la confezione – sempre molto originale – mi trovo davanti gli occhi un cellulare molto diverso da quello della versione precedente, differente nelle dimensioni e nella struttura (INQ CHAT 3G ricorda, come forme, un Blackberry 9000 Bold e un Nokia E71). Le prime cose che noto sono il tasto “selezione” centrale a forma di Q, il tasto “.com” in fondo a destra (che personalmente non trovo utilissimo e che avrei sostituito utilizzando quel pulsante come scorciatoia per la casella vocale il cui accesso non risulta proprio intuitivo) e due strani pulsati laterali (quello dell’accesione e il tasto chiama) sistemati in maniera verticale anzichè nella classica disposizione orizzontale. Il cellulare è leggero e proprio per evitare di romperlo subito, per capire come si apra la parte posteriore dove poter inserire batteria e scheda, impego alcuni minuti in cerca di un tasto che possa aiutarmi nella mia missione, salvo poi scoprire che basta una leggera pressione del palmo per far scorrere verso l’alto il retro del cellulare.
Noto con piacere che il trasformatore prevede la possibilità di ricare la batteria non solo nella classica presa ma anche via usb. Lascio carica il telefonino e appena posso lo accendo. Il caricamento non è proprio immediato ma lo schermo iniziale è molto colorato e le funzioni principali di INQ Chat 3G si intuiscono all’istante. Come per INQ1 anche in questo vengo subito attirato dai widget così vado su strumenti e imposto nella schermata facebook, twitter e google search. Premendo il tasto switcher scorro rapidamente tra le applicazioni principali dell’INQ CHAT 3G, modalità comoda per tenere sempre sotto controllo i widget. I servizi di Internet ci sono tutti: dai già citati facebook e twitter a skype, windows live messanger, il browser (chiamato INQ HUB) e il gestore di feed rss con il quale tenersi aggiornati sui contenuti più recenti pubblicati dai propri siti preferiti. C’è anche la funzione e-mail che consente di leggere (quasi) ovunque i messaggi della propria casella di posta elettronica (per account gmail le mail vengono segnalate appena arrivano nella inbox, per gli altri provider, invece, il controllo è a intervalli regolari).
Anche la rubrica è web 2.0: è infatti possibile importare gli amici di facebook e di skype e fare in modo, che utilizzando la funzione “unire contatti”, i loro dettagli siano sincronizzati con i profili facebook, skype e windows live messanger. In questo modo, scorrendo l’agenda, all’istante si può scoprire quali contatti sono online e magari comunicare in tempo reale.
L’INQ CHAT è dotato di tastiera è QWERTY, bluetooth, fotocamera 3.2 mega pixel, si può utilizzare come modem per un lapatop e, grazie a DoubleTwist (iTunes for Android secondo TechCrunch), può diventare il player della nostra musica preferita.
Un cellulare che ben si adatta alle esigenze di chi cerca uno social-telefonino semplice, essenziale, intuitivo e soprattutto conveniente. Smart phones for all!

INQ1, la mia prova del facebookphone

Per far conoscere INQ1, con una bella iniziativa articolata su twitter e friendfeed, la 3 ha distribuito dei cellulari da testare. Anche il sottoscritto, dopo vari tentativi, in zona Cesarini, è riuscito ad aggiudicarsi un telefonino (grazie ancora per l’opportunità!).
Pochissimi giorni dopo la comunicazione della vincita – e dopo la compilazione dei moduli necessari a registrare sim e cellulare – ho ricevuto un bel pacchettino a forma di cubo. Con grande curiosità ho aperto la confezione e ho finalmente potuto avere tra le mie mani l’INQ1, noto anche come facebookphone. La prima cosa che mi ha colpito è come non ci siano manuali. Una decina di card colorate spiegano con semplicità e senza troppi giri di parole le caratteristiche del cellulare. Leggo incuriosito e capisco quali siano i punti di forza del telefonino: la possibilità di poter accedere a Facebook, quella di poter utilizzare Skype, la rubrica con la quale associare ai numeri di telefono le varie identità internet (in questo modo, quando ad esempio si riceve una chiamata, potrà apparire l’immagine del profilo Facebook di chi sta mettendo in contatto con noi), la possibilità di gestire i feed per seguire gli aggiornamenti dei propri siti preferiti e infine quella di configurare dei widget nella pagina iniziale.
Accendo il cellulare, faccio scattare in avanti lo schermo e, scritto il pin, grazie al tasto carosello navigo nel menu rapido del telefonino, scoprendo, oltre alle applicazioni già citate, anche Messanger, Youtube, pianeta 3 (sezione nella quale acquistare giochi, musica e news) e il pulsante “internet” dal quale posso scegliere se accedere a Google Search, Youtube, Yahoo Search, MSN Mobile, MySpace e eBay. Nella home, in alto, trovo preinstallato un widget: inserisco il nome della città in cui mi trovo e vengo informato su meteo e temperature. Scelgo Google per provare il browser e casualmente scopro che lo schermo permette anche la navigazione in orizzontale semplicemente girando il cellulare. Dopo aver disattivato il sistema di scrittura facilitata, scrivo il nomignolo con il quale sono noto online e poi visito il mio blog. Quando premo il tasto Indietro, nella schermata appaiono i livelli di navigazione per cui posso scegliere con estrema facilità se tornare all’inizio del mio percorso o solo indietro di uno step. Poi provo Youtube: vado nella home e scelgo il primo video della lista (“doesn’t mean anything libe from black ball”) salvo poi leggere “not available on mobile”. Passo alla ricerca. Ridisattivo il sistema di scrittura facilitata – strano non si memorizzi la mia preferenza antit9– e scrivo “glass and the gost children smashing pumpkins”. Clicco “watch video” aspetto alcuni secondi per la connessione e poi mi vedo il video (cinque livelli di volume a mio giudizio sono troppo pochi, pur scegliendo il primo livello il volume mi pare troppo alto per gli autoparlanti del cell). Decido di passare al menu del cellulare: decisamente spartano, presenta 12 caselle, dal tasto fotocamera a quello impostazioni, da sveglia a giochi e applicazioni (nemmeno un gioco preinstallato, uffi). Scelgo feed e trovo già inseriti quelli della Gazzetta dello Sport.
Leggendo la user guide del cd, scopro anche come INQ1 permetta di stabilire una connessione Internet ad alta velocità per il computer tramite cavo USB e driver incorporati. Inoltre leggo come il cellulare permetta l’accesso al proprio account Last.fm per ascoltare le canzoni preferite.
Insomma, INQ1 è un cellulare senza molte pretese ma simpatico, piccolo, maneggevole (anche se non leggerissimo), con una fotocamera da 3.2 mega pixel e una buona batteria, per chiunque desideri iniziare a utilizzare un cellulare collegato alla web e ai principali social network senza però spendere troppo e senza dover scegliere un cellulare complesso forse più indicato per chi per lavoro ha la necessità di essere sempre connesso.
Tra l’altro proprio in questi giorni è in commercializzazione INQ Chat, l’evoluzione di INQ1 con tastiera QWERTY, GPS integrato, client Twitter, nuovo software e nuovo design. Piccoli INQ crescono.