AAA cercasi antispam per Twitter

twitterCon Twitter il microblogging ha conosciuto e sta conoscendo una notevole notorietà. La social messaging utility è utilizzata da uomini politici (BarackObama), sportivi (The_Real_Shaq) e da grandi network (la CNN ad esempio propone un canale che risulta ad oggi seguito da oltre 14.700 di profili) che usano i 140 caratteri a disposizione non solo per rispondere alla domanda “What are you doing?” ma anche per condividere con il proprio network di amici e conoscenti il loro status. Non solo azioni ma anche liberi pensieri o segnalazioni di link e news da diffondere nel web senza troppa fatica anche tramite i cellulari di “ultima generazione”. Insomma un modo veloce per parlare e tenersi aggiornati senza dover entrare troppo nello specifico, il compromesso ideale in un mondo come quello attuale nel quale la comunicazione è sempre più veloce. Il lato oscuro però non è tardato ad arrivare e così lo spam ha lambito anche le coste del micro-blogging sinora solo appena sfiorate dalle selvagge operazioni di marketing che espandendosi di profilo in profilo creando spesso solo un fastidioso rumore. Una delle cose da me maggiormente apprezzate è senza dubbio la possibilità di seguire chiunque voglia per default, senza dover lasciare alcuna richiesta in pending. Questa libertà  si è però dimostrata in diverse occasioni un boomerang, una scorciatoia per profili legati ad agenzie pubblicitarie bramose di farmi conoscere a tutti i costi (anche in lingue a me sconosciute, sob) le loro ultime fantastiche (?!?) iniziative verso le quali nella stragrande maggioranza dei casi risulto non essere per nulla interessato. Personalmente sento questo approccio “dall’alto” come una notevole intrusione del mio spazio comunicativo e non esito a bloccare ogni profilo sospetto. D’altra parte però non demordo e romanticamente continuo a matenere il profilo “aperto” in piena ottica condivisione 2.0 nonostante il continuo crescere di contatti indesiderati. Non mi resta che giocare la carta Babbo Natale e chiedergli di regalarmi un antispam per Twitter…

Sithome, parola agli spettatori del web

sithomeLa scorsa settimana ho partecipato al MediaCamp Roma, una unconference nella quale ho potuto conoscere il progetto Sithome. L’iniziativa ha l’intento di creare una sitcom completamente scritta dagli utenti. Dopo la messa in onda della puntata zero nella quale vengono presentati i protagonisti infatti, lo screttro passa agli spettatori della Rete che saranno liberi di proporre i soggetti delle puntate successive. Niente di complicato anzi: occorre leggere il regolamento e poi scrivere 4-5 righe di spiegazione per far capire come muovere i protagonisti all’interno della casa. Al termine della settimana verrà individuato il soggetto migliore che sarà sviluppato da parte degli autori e poi completato con riprese e montaggio. Insomma un progetto in pieno stile web 2.0 che merita sicuramente una segnalazione se non altro perchè nella sezione “Chi siamo”, indica lo scopo dell’iniziativa come tentativo “diverso e originale in un panorama che non lascia molto spazio ai giovani“. In bocca al lupo, spero di trovare il tempo per contribuire in prima persona con un soggetto.

Plurk, il tuo social journal

Nella mia smania di testare nuovi social network, mi sono imbattuto in Plurk un modo alternativo di comunicare online gli eventi che caratterizzano le mie giornate. Con un semplice messaggino (da massimo 140 caratteri), in una timeline, posso facilmente condividere con amici (e volendo anche con tutti gli altri utenti) i miei pensieri, i miei sentimenti, le mie attuali attività. Posso scegliere di utilizzarei i tag predefiniti – ad esempio feels, thinks, loves e was – o posso scrivere liberamente ciò che la fantasia mi suggerisce. Posso aggiungere video, immagini, posso scegliere di far visualizzare i miei diversi messaggi a differenti gruppi di amici. Posso inviare info anche navigando nelle Rete dal mio cellulare. E come parametro per misurare la mia attività nella Rete, faccio riferiemento al mio Karma: più Karma, maggiori opzioni a disposizione. Plurk, in definitiva, è un servizio il cui nome è esplicativo: la cronologia di ciò che mi riguarda, una sorta di storybook amatoriale. Insomma, una versione avanzata di Twitter. Plurk: your life, on the line.