Camparisoda “vola” sul Fuorisalone

Anche quest’anno ho risposto con molto entusiasmo all’invito di Campari per quella che è ormai la classica anteprima al Fuorisalone: il Camparitivo in Triennale. Appuntamento reso ancora più sentito visti gli 80 anni che Camparisoda festeggia: l’esordio nel mercato italiano del primo prodotto monodose, perfetto mix di Campari e seltz, dalla bottiglietta a calice rovesciato by Depero risale infatti al 1932.
E oggi come allora Campari è sinonimo di un interessantissimo connubio tra arte e largo consumo. Dalla Design Week milanese del 2009 prosegue infatti la collaborazione tra il brand e Matteo Ragni che quest’anno si articola – giusto per mantenere un linguaggio vicino all’architettura – secondo tre diversi assi. Il primo è quello legato alla reinterpretazione della bottiglietta Camparisoda che il giovane architetto e designer milanese ha “vestito di un elegante abito”, una texture a decoro geometrico che si può toccare con mano nella special edition disponibile per bar e grande distribuzione della scorso mese di marzo.
Il secondo asse è Learn to Fly, la nuova installazione del Camparitivo in Triennale con la quale Ragni ha lanciato il suo “augurio verso chi si sta affacciando alla vita e al mondo del lavoro”; il terzo asse è per me quello forse più accattivante: GATE3 Temporary Studio. Di cosa si tratta? Di una sorta di officina creativa nella quale chi possiede talento può, affacciandosi al mondo del lavoro, mettersi alla prova nello spazio che ha l’ambizione di diventare uno studio temporaneo gestito da Matteo Ragni. Un luogo – a sentire le parole dello stesso Ragni – vivo, che ospiterà workshop di ricerca per grandi brand e nel quale far nascere idee, spunti, riflessioni capaci di innovare. Il primo marchio ad accettare la “sfida” è stato proprio Campari che lancerà a breve il primo workshop i cui risultati poi saranno ospitati all’interno della Galleria del gruppo.

Non resta che stappare una bottiglietta Camparisoda e brindare insieme a questa serie di stupende iniziative legate alla cultura e al mondo dei giovani: cincin e… in bocca al lupo!

Il Design Week si tinge di rosso Campari Soda

Tra le location più originali del Salone del Mobile appena terminato, un posto di assoluto rilievo spetta sicuramente al Camparitivo in Triennale, lo spazio pensato e progettato Matteo Ragni – che, dallo scorso anno, collabora con Campari – tramite il quale l’architetto ha voluto ripensare usi e costumi legati all’aperitivo.

La location in questione, per gli appassionati di design ma non solo, è una sorpresa continua. Tra i tanti arredi originali si possono ammirare: Fortunata, la lampada che Matteo Ragni ha disegnato giocando con i triangoli con i quali Depero, nell’ormai lontano 1932, inventò la formula stilistica del Campari Soda; Camparina, la sedia modellata per assecondare le esigenze sia del cliente (che pur seduto può muoversi con la massima libertà) che del barista (che può impilare le sedie senza alcuna fatica); il bancone del bar con dei riflessi “digitali”, la parte centrale del tavolino che ruota in stile “nastro trasportatore di sushi” per meglio condividere bevande e stuzzichini; gli specchi che ricoprono le colonne e che riflettono il verde del Parco Sempione e gli ospiti del bar; bottigliette di Campari Soda che, una volta svuotate, diventano parte di originali bicchiere con i quali sorseggiare l’aperitivo, stringendo tra le mani un pezzo di storia del design; l’enorme “lampadario” all’ingresso che, giocando sul concetto di pianeta rosso, richiama contemporaneamente Marte e Campari Soda.

Dulcis in fundo Futuro Meraviglioso, dieci porte – visibili da dieci “telescopi” la cui forma richiama ancora una volta quella della bottiglia pensata da Depero – che proiettano Campari nel futuro, nel 2160, giocando così con la ricorrenza dei 150 anni che l’azienda festeggia proprio quest’anno.

Scoprire questo particolare angolo di Milano con le parole dello stesso Matteo Ragni in qualità di Cicerone è stata davvero un’esperienza suggestiva, un sentito ringraziamento a Campari che ha voluto coinvolgere alcuni blogger – tra i quali il sottoscritto – nella preview del giorno precedente l’inizio ufficiale del Salone del Mobile 2010 (fantastico anche “telescopio da meditazione” che è stato offerto come gadget, uno strumento “per guadare lontano, dentro se stessi”).

Termianato il Salone resta sempre un po’ di nostalgia per la fine di una settimana che rende Milano un’eclettica capitale europea, un crogiuolo di lingue e volti di nazionalità differenti. Quest’anno però, a rendere meno “doloroso” il concludersi degli eventi legati al Fuorisalone, si potrà per fortuna contare sul Camparitivo in Triennale che rimarrà attivo per tutta la stagione estiva.

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